Whore, thief and cuckold spy. Insults, gender and the politics of everyday life in early modern Bologna
DOI:
https://doi.org/10.18352/incontri.10289Keywords:
Women, gender, insults, crime, BolognaAbstract
Quest’articolo indaga il rapporto tra affronto verbale, genere e agentività legale nella Bologna della prima età moderna. Per molto tempo gli studiosi hanno trascurato di considerare l’impegno delle donne nell’attività criminale, o ne hanno sottolineato la distinzione. In tale contesto l’insulto è spesso stato caratterizzato una forma criminale tipicamente femminile e considerato in rapporto all’incapacità delle donne di agire in altri ambiti sociali, economici e politici della vita. Il presente studio intende sottoporre a meditazione critica tale assunto, esaminando il linguaggio e la pratica dell’affronto verbale quale discorso deviante attraverso il casellario giudiziario del Tribunale del Torrone, la corte penale di Bologna nella prima età moderna. Mentre tale fonte conferma l’esistenza di un lessico altamente sessista degli insulti, si sostiene che l’insulto maschile e femminile non vadano trattati distintamente, dal momento che i protagonisti maschili e quelle femminili attinsero a un ampio spettro di convenzioni e pratiche culturali condivise che vale la pena di esplorare.
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