Bronzino and a Bronze Boar. Hans Christian Andersen and Stendhal in Nineteenth-Century Florence

Authors

  • Bram de Klerck Radboud University Institute for Historical, Literary and Cultural Studies Department of Art History P.O. Box 9103 NL – 6500 HD Nijmegen

DOI:

https://doi.org/10.18352/incontri.10051

Keywords:

Agnolo Bronzino, Hans Christian Andersen, The metal pig, Stendhal (Henri Beyle), reception

Abstract

Bronzino e il porcellino: Hans Christian Andersen e Stendhal nella Firenze del XIX secolo


La storia dell’arte dell’Ottocento non sembra aver avuto particolarmente a cuore gli artisti italiani delle generazioni successive ai grandi maestri rinascimentali, quali Raffaello e Michelangelo. Così, ad esempio, lo stile delle opere del pittore fiorentino Agnolo Bronzino (1503-1572) veniva giudicato con termini alquanto ostici come ‘vuoto’, ‘offensivo’, o come il risultato di ‘pedanteria anatomica’. Autori con meno preoccupazioni determinate dalla storia dell'arte lasciano tuttavia intravedere di aver apprezzato altre caratteristiche di questi artisti. Almeno gli scritti di un poeta ed un romanziere, ambedue grandi amatori dell’Italia e di firenze, rivelano una valutazione sorprendentemente diversa di un’importante opera del pittore, la sua Discesa di Cristo al Limbo del 1552. Si tratta di Hans Christian Andersen e di Stendhal. Questo contributo alla ricezione dello stile ‘manierista’ del quadro sulla Discesa al Limbo del Bronzino prende in esame sia la critica d’arte del XIX secolo che il modo con cui l’opera è stata trattata dall’immaginazione letteraria, così come risulta dal racconto di Andersen intitolato Il porcellino di bronzo e dal resoconto originale delle esperienze di Stendhal a Firenze, considerate poi come i sintomi della ‘sindrome’ che porta il suo nome.

Author Biography

Bram de Klerck, Radboud University Institute for Historical, Literary and Cultural Studies Department of Art History P.O. Box 9103 NL – 6500 HD Nijmegen

Bram de Klerck studied art history and received a PhD at Radboud University Nijmegen with a thesis on painting and devotion in sixteenth-century Lombardy.
As an instructor and researcher he was affiliated with Emerson College European Center, Leiden University and the Open University of the Netherlands. In 2004, he returned to Nijmegen to become assistant professor of the history of art of the early modern period. His research interests concern the history of Italian art as well as the use and function of images. On a regular basis, he publishes reviews of exhibitions to the Dutch newspaper NRC Handelsblad.

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Published

2015-07-02

How to Cite

de Klerck, B. (2015) “Bronzino and a Bronze Boar. Hans Christian Andersen and Stendhal in Nineteenth-Century Florence”, Incontri. Rivista europea di studi italiani, 30(1), pp. 3–12. doi: 10.18352/incontri.10051.

Issue

Section

Articles