Models to imitate, models to avoid
The oscillation of European political economic reform visions in the old Italian states
DOI:
https://doi.org/10.18352/inc25333Abstract
Il volume qui recensito ipotizza che un modo per far conoscere meglio i dibattiti politici sulle riforme economiche negli antichi italiani nel Settecento è quello di studiare i testi del tempo (e i loro contesti) riconoscendovi le influenze straniere. Il metodo proposto appare in effetti una combinazione dei modelli interpretativi di Mario Mirri e di Franco Venturi sul pensiero politico settecentesco. Dal primo provengono l'attenzione per le pratiche politiche e l'astensione da rigidi schemi e categorie interpretative, mentre dal secondo viene assunto un esempio ormai famoso per lo studio della circolazione di testi e idee e delle loro trasformazioni in luoghi e circostanze differenti. Nell'introduzione del volume vengono ricostruiti i due opposti modelli economici che vennero introdotti dalla Francia e dell'Inghilterra, soprattutto dopo 1750, grazie alle traduzioni e alle recensioni nei giornali italiani. Ne emerge un ampio quadro delle oscillazioni negli antichi stati italiani rispetto alle visioni europee di riforma politico-economica. La questione sulla quale il progetto rimane un po' incerto è quella della concettualizzazione dell'idea di emulazione, che in realtà poteva essere indagato, forse nell'introduzione ma soprattutto dagli autori dei saggi, in maniera più approfondita in quanto problema di riforma 'nazionale' e allo stesso momento tipico del sistema interstatale, politico e commerciale.
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