Frenchmen in Dante’s Shoes: Sentimental Journeys through Italy in Early 19th Century Literature

Author(s)

  • Florian Mehltretter Ludwig-Maximilians-Universität München
  • Juana von Stein

DOI:

https://doi.org/10.18352/incontri.10263

Keywords:

Dante, French Romanticism, intercultural hermeneutics, literary journeys, imagology

Abstract

Sulle orme di Dante: viaggi sentimentali in Italia nella letteratura del primo Ottocento francese

 

Nel corso del Diciannovesimo secolo l’atteggiamento dei Francesi nei confronti dell’Italia è alquanto ambiguo, compreso tra una posa di superiorità ‘coloniale’ esercitata su un paese (ancora) disgregato e arretrato e la venerazione per geni letterari come Dante e Tasso. Dante soprattutto, affascina l’universo artistico e letterario francese durante tutto il secolo. Scrittori quali Lamartine o Hugo, così come pittori e musicisti, sono attratti sia dalla sua personalità, sia dal suo Inferno, la cantica indiscutibilmente più letta del poema dantesco. L’ambiguità risulta particolarmente ovvia nei viaggi sulle orme di Dante compiuti in Italia dagli scrittori francesi del Diciannovesimo secolo, che enfatizzano particolarmente il processo di identificazione emotiva. Si pensi qui a Chateaubriand, che nel 1828 viaggia attraverso l’Italia assumendo la posa di nuovo Alighieri, sebbene la sua conoscenza dell’opera di quest’ultimo sia piuttosto approssimativa. La sua identificazione con Dante, tuttavia, non sembra oltrepassare la semplice imitazione delle vicissitudini del Poeta e punta principalmente a forgiare un’immagine letteraria della sua persona. In maniera analoga, Jean-Jacques Ampère, nel suo Voyage dantesque (1839), predilige un approccio basato anch’esso sulle emozioni, ma le vaste conoscenze di storia della letteratura di Ampère consentono a quest’ultimo di sviluppare un atteggiamento critico più raffinato. Pertanto, la sua capacità di immedesimazione non consiste in una semplice imitazione, bensì in una comprensione più profonda dell’opera dantesca, che conduce Ampère non solamente a elogiare l’Italia rinascimentale, ma, addirittura, ad arrivare a mettere in discussione alcuni aspetti della cultura francese. Si delinea quindi un processo che, similmente a ciò che Dilthey chiamerà, in seguito, Einfuehlung, apporta un cambiamento profondo nella percezione dell’‘altro’ culturale, aprendo alla possibilità di un’ermeneutica interculturale tra la Francia e l’Italia.

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Author Biographies

  • Florian Mehltretter, Ludwig-Maximilians-Universität München
    Florian Mehltretter holds the chair of Italian Literature at Munich’s Ludwig Maximilian University. His books include Die unmögliche Tragödie. Karnevalisierung und Gattungsmischung im venezianischen Opernlibretto des siebzehnten Jahrhunderts, Frankfurt/M, Lang, 1994; Der Text unserer Natur. Studien zu Illuminismus und Aufklärung in Frankreich in der zweiten Hälfte des achtzehnten Jahrhunderts, Tübingen, Narr, 2009; and Kanonisierung und Medialität. Petrarcas Rime in der Frühzeit des Buchdrucks (1470-1687), Münster, LIT, 2009. His research interests focus on the Trecento, Cinquecento, Dante reception, poetic theory, and opera.
  • Juana von Stein

    Juana von Stein works as an academic assistant in the Department of Romance Studies and the Petrarca Institute at the University of Cologne. Her doctoral thesis, Melancholie als poetologische Allegorie. Zu Baudelaire und Flaubert, was published by De Gruyter (Berlin/Boston) in 2018. She is currently working on the reception of pre-modern Italian literature in France and prepares a second book (habilitation), dedicated to the myth of Don Juan.

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Published

2018-12-20

How to Cite

Mehltretter, F. and von Stein, J. (2018) “Frenchmen in Dante’s Shoes: Sentimental Journeys through Italy in Early 19th Century Literature”, Incontri. Rivista europea di studi italiani, 33(2), pp. 38–51. doi:10.18352/incontri.10263.