From Xáos to Kaos
Pirandello and the Tavianis revisited
DOI:
https://doi.org/10.18352/inc8868Parole chiave:
Luigi Pirandello, Taviani Brothers, Kaos, Literature and Films, Reality and FictionAbstract
Il saggio discute diversi aspetti relativi alla trasposizione cinematografica di sei novelle di Luigi Pirandello nel film Kaos dei fratelli Taviani. La rilevanza dell’argomento emerge dalle posizioni di Pirandello nei confronti del mezzo cinematografico, da costui considerato particolarmente adatto a conferire una forma alla propria filosofia artistica. L’arte, racchiusa in una forma permanente e immutabile, è l’unico modo eterno di esistenza, al contrario di quello temporaneo in cui devono vivere i soli mortali. Di conseguenza, Pirandello sostiene che i personaggi immaginari siano più vivi dei loro modelli in carne ed ossa. Il cinema, e in particolare la produzione dei Taviani, è quindi un mezzo particolarmente pertinente da considerare.
Si discutono alcune modalità, dispositivi e leitmotiv con cui le trasposizioni cinematografiche rappresentano elementi essenziali dei racconti pirandelliani, tra cui la storia stratificata della Sicilia (dall’antica conquista greca all’attuazione dell’unificazione italiana), e il senso lunare del tempo, il cui andamento ciclico sembra poter essere sovvertito soltanto da una rivoluzione che sconvolga l’ordine sociale. Pur rifiutando di dare una raffigurazione manichea della società, nella rappresentazione delle problematiche sociali siciliane sia Pirandello che i fratelli Taviani chiamano il pubblico ad accorgersi della necessità di un cambiamento.
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